Come pubblicizzare la tua app (parte 2)

Pubblicizzare l’applicazione collegata al proprio business è un procedimento che si compone di diversi fattori, scelte, valutazioni e modalità. Tra queste ricordiamo la creazione di un sito web connesso alla propria app, l’utilizzo di una mailing list, il lancio iniziale dell’app in formato gratuito, l’importanza da dare ai feedback dei clienti, l’uso delle pubblicità e la scelta di usufruire anche del mondo offline che si trova dietro a quello online della piattaforma web, ma che ugualmente tenuto in considerazione.

Ciò nonostante, le strategie di marketing per pubblicizzare l’app della propria azienda sono davvero illimitate e non si finisce mai di elencarle. Ogni giorno se ne scopre una nuova e quello che stupisce é che molte di quelle a cui si va incontro sono davvero funzionali ed efficaci nella crescita del tuo engagement e, di conseguenza, dei tuoi guadagni.

In questo articolo ti proponiamo ulteriori tecniche di marketing oltre a quelle che già ti abbiamo presentato nella parte 1 dell’articolo, in modo tale da offrirti una gamma di opzioni molto ampia da cui potere scegliere la modalità che ritieni migliore per il tuo business.

      1. L’utilizzo del QR code

        L’espressione QR code non è altro che l’abbreviazione dell’inglesismo “quick response”, ossia “risposta rapida”. Una tecnica efficace per potere pubblicizzare la tua applicazione è quella di affiggere locandine e distribuire volantini che vedono raffigurati il QR code che reindirizza automaticamente allo store del tuo telefono mobile, da cui potere in questo modo effettuare il download della tua applicazione.
        Oggi giorno il QR code è utilizzato quotidianamente: dai menù all’interno dei locali, alla possibilità di aprire nell’immediato il sito web di un esercizio commerciale, alle entrate ai concerti e chi più ne ha, più ne metta.
        Non sottovalutare questa tecnica: è veloce, pronta all’uso e dal costo molto basso!

      2. Offri codici sconto ai nuovi clienti che scaricano la tua app

        La scelta di regalare un codice sconto da utilizzare una volta scaricata la tua applicazione, è una strategia proficua e che incentiva l’utente non solo a visionare la tua app, ma anche ad effettuare gli acquisti, perché spinta dal fatto che il prezzo finale del prodotto risulti poi ribassato rispetto a quello effettivo.
        Non è necessario proporre codici che dimezzino la cifra finale del 50%: un buono del 10, 15 o 20% potrebbe essere sufficiente per incentivare i tuoi clienti a scaricare l’applicazione del tuo business, attraendo in questo modo un polo di clienti più grande rispetto a quanto avresti fatto prima.

      3. Usa la regola dell’ “invita un amico ed avrai…”

        Negli ultimi anni, sono molti i brand o le aziende che ti ingaggiano ad invitare un amico ad usufruire del loro servizio in cambio di qualcosa. Cosa potrebbe essere questo qualcosa?
        Sulla base del punto 2, in cui sarebbe funzionale offrire sconti ai nuovi clienti che effettuano il download dell’applicazione, potrebbe essere utile incentivare il cliente a portare un amico in cambio di uno sconto o un omaggio da te offerto in qualità di azienda.
        Anche in questo caso lo sconto non deve raggiungere cifre esorbitanti e, tanto meno, l’eventuale omaggio deve essere una perdita per il bilancio del tuo business.
        Vivi queste politiche di marketing in un’ottica di fidelizzazione del cliente: talvolta anche un piccolo gesto o omaggio può essere percepito dall’utente come qualcosa di molto più grande, un gesto che lo faccia sentire nel suo piccolo unico per te. Non trascurare questa opzione!

      4. Crea un video promozionale

        Sembrerà banale e poco producente, ma la creazione di un video in versione demo, che presenti ai tuoi utenti ed ipotetici clienti le modalità di funzionamento dell’app, potrebbe rivelarsi davvero utile. Presentare il tuo catalogo, le modalità di pagamento, l’area adibita all’assistenza, sono tutti particolari a cui un cliente presta attenzione.
        Inserisci successivamente questo video nella pagina del download dell’app, direttamente sullo store del telefono mobile/pc.
        In questo modo, il cliente, poco prima di scegliere se installare o meno il tuo contenuto, avrà la possibilità di visionarne un’anteprima attraverso cui avrà modo di farsi un’idea di ciò a cui andrà incontro.
        Questo aspetto, inoltre, sembra concorrere all’indicizzazione Google, aumentandola e permettendoti di raggiungere le posizioni più alte. Cosa chiedere di più?

      5. Effettua uno scambio di pubblicità con gli altri sviluppatori di app

        Pare che il meccanismo di scambiarsi pubblicità, attuando una forma di pubblicizzazione incrociata tra gli stessi sviluppatori di applicazioni, possa essere funzionale e raccogliere grandi quantità di utenti.
        Inserire la pubblicità della tua app all’interno di un’altra, risulta qualcosa di utile, perché il cliente, spinto ad aprire l’applicazione B, sarà anche attratto dalla pubblicità di A che dovrà visionare prima di potere soddisfare il suo intento iniziale.
        Ad esempio, esiste Tappx, una piattaforma che permette questo scambio di promozioni per cui, aderendo alla loro community, verrà automaticamente aggiunta la pubblicità della tua app all’interno di applicazioni di altri membri e, viceversa, succederà a te. Si tratta di una forma di aiuto reciproco e paritario che quanto dà all’altro membro, dà a te ed alla tua azienda.
        Mai sottovalutare i propri competitors e gli altri sviluppatori: l’unione fa la forza, non dimenticarlo mai.

     

  1. Attraverso la parte 1 del “come pubblicizzare la tua app” e questo, ossia la seconda parte, crediamo che tu possa raggiungere un numero molto ampio di utenti. Utilizzare queste modalità è funzionale e, molto spesso, dal costo veramente basso. Perché non investire in cifre così ridotte se l’obiettivo che puoi raggiungere potrebbe rivelarsi di portata molto ampia?
    Scegli la tecnica maggiormente adatta ai tuoi obiettivi e sfruttala al meglio delle sue possibilità.
Come pubblicizzare la tua app (parte 1)
L’influencer marketing

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